Zaelia Bishop – Novembre 1977
a cura di Claudio Libero Pisano
Un grande albero di ciliegio poggia sulla superficie dell’altare dell’ex Chiesa di Santa Rita. Le sue radici affondano nella parte più oscura del nostro inconscio, parlano dell’ineffabilità dei nostri ricordi e dell’esperienza reale. L’infanzia si mescola al terrore dell’età adulta, lo sradicamento diviene condizione esistenziale.
Novembre 1977 è un Irrgarten, il giardino degli errori. Un labirinto creato per smarrirsi per cedere a distrazioni e girare nel vuoto. In terra decine di libri carbonizzati sono città invisibili dove “si celebra il funerale di tutte le scelte di vita non percorse e ormai impenetrabili”. La nostra psiche oscura e defoliata non trova vie d’uscita, tutto è in bilico memoria e reale. L’opera è penetrata da un disordine segreto e da silenzi sospesi che mettono in comunicazione i pensieri con il cielo e i piedi con la terra.
photo by Valentina Piccinni
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