Pilar: “Sartoria Italiana Fuori Catalogo”
Pilar è il nome d’arte di Ilaria Patassini. Una giovane cantautrice romana che ama l’autunno, i frutti di stagione, i boschi della Borgogna, la prua della barche a vela e le parole che la rincorrono. Diplomata in Conservatorio in Canto e Repertori da Camera fonde l’interpretazione vocale a un uso strumentale della voce. Coniuga radici popolari e canzone d’autore in un sound originale e contemporaneo, prendendo ispirazione da Lhasa de Sela a Dulce Pontes, da Antony and the Johnsons a Ivano Fossati. Con una forte presenza scenica e un timbro vocale cristallino esaltato da straordinarie qualità tecniche, Pilar canta in italiano, spagnolo, francese e tedesco, dispiegando i suoi testi introspettivi lungo intrecci melodici suadenti. Da oggi è possibile trovare il suo secondo album da solista “Sartoria Italiana Fuori Catalogo” su iTunes e nei migliori negozi di dischi.
Il disco è anticipato dal singolo “Cherchez la femme”, uscito lo scorso 20 settembre, dove nel videoclip la vediamo come unica protagonista di bianco vestita, persa tra le vie di un bosco in cerca della propria femminilità selvatica. Nato dall’incontro di Pilar con Bungaro, l’album contiene undici tracce, che portano la firma di Pilar, per i testi, e di Bungaro, per la musica; fa eccezione solamente “Il bacio prima del caffe”, le cui musiche sono di Tony Canto. Il titolo dell’album “Sartoria Italiana Fuori Catalogo” ricorda volutamente un settore storico dell’eccellenza italiana, quello dell’alta moda, fatta di artigianato e manifattura ed esportata in tutto il mondo. Così,come l’alta moda italiana ha una forte vocazione europea e internazionale, tutte le persone che hanno lavorato su quest’album sono artigiani, della parola, della musica, del suono, della convivialità, del cibo e della fotografia.
www.pilar.it
Allegra Ribaudo / 18 ottobre 2011 5:26
Amazing!!!!
Matilde Corria / 19 ottobre 2011 11:34
…sono stata una volta al suo concerto…consiglio a tutti di andare a sentirla…
e che bello questo progetto fotografico…sembrano scene da un film di Tim Burton….