Five questions to… Lucilla Bonaccorsi Beccaria
Quando l’eleganza e lo stile non sono una questione di Moda, ma una tradizione di famiglia.
Durante la fashion week milanese ho incontrato la bellissima Lucilla Bonaccorsi, figlia della stilista Luisa Beccaria, per parlare del suo rapporto con l’artigianato e vedere la collezione per il prossimo Autunno/Inverno. Il suo fascino mi colpisce al primo sguardo, grandi occhi azzurri languidi e sognati, ma nello stesso tempo decisi e accativanti. Lucilla, in un amorevole gioco di sguardi con la madre Luisa, mi racconta il suo ruolo all’interno dell’azienda e le ispirazioni del suo lavoro. Con dolcezza e orgoglio mi fa vedere le sue ultime creazioni che sembrano suggerire un’idea di armoniosi contrasti, di leggerezza e di struttura. Declinazioni di pizzi e iridescenze ispirate al misticismo delle pietre preziose, dai mille riflessi dell’opale alle luce della madreperla in un gioco di colori opachi e lucidi. Un’eleganza senza tempo per una donna che non segue le mode, ma che è romanticamente chic in ogni occasione. Una donna che vive la sua contemporaneità con uno sguardo rivolto alla delicatezza dell’eleganza passata. Intagli e pizzi animano e illuminano i morbidi vestiti in chiffon e si riprongono come fantasiosi pattern stampati su chachemire e lana, divenendo fil rouge della collezione.
In che modo nasce la tua passione per la Moda e quanto le tue origini hanno influito in questa scelta?
Secondo me la Moda è una passione innata, è una forza creativa che ti parte da dentro. È un lavoro totalizzante, che prende tutta la tua vita. Chi come me ha vissuto tra i tessuti sin da bambina, o lo ama o lo odia. I ricordi della mia infanzia sono legati a questo mondo, ho tanti flashback dei miei giochi con i tessuti e con le stoffe nell’atelier di mia mamma. Sensazioni e segni che rimangono indelebili nella mia memoria, che hanno segnato il mio percorso di vita. Ho imparato a capire il lavoro di mia mamma crescendo, ad avere l’occhio che ha lei coltivando la mia esperienza negli anni. Sicuramente io sono cresciuta respirando quest’aria e queste atmosfere e questo ha influito nella mia scelta, ma è stato davvero per me un amore a prima vista. La moda è una passione fortissima, è uno stile di vita. Mia sorella Lucrezia ha percepito quest’esperienza familiare in maniera diversa, lei ama le scenografie, gli allestimenti e spesso cura i nostri set per le sfilate.
All’interno della tua azienda di famiglia di che cosa ti occupi e cosa curi personalmente?
Mi occupo un po’ di tutto, in particolare della parte creativa assieme a mia madre: prima scegliamo materiali e stampe e poi partendo dai tessuti arriviamo alla creazione dei modelli stessi. Inoltre mi occupo di tutta la campagna vendita, la parte commerciale, viaggiando tra Milano, Parigi, New York e Londra. Cerco di farmi un’idea dei mercati globali a 360°, secondo me è importantissimo per chi ha un’azienda di famiglia come la mia, viaggiare e capire i nuovi trend e i nuovi mercati.
Il marchio “Luisa Beccaria” è simbolo di un’eleganza classica e romantica. Che contributo da l’occhio di una ragazza così giovane nella creazione della collezione?
Io e mia madre lavorando assieme condividiamo la stessa concezione estetica, lo stesso modo di vedere le cose. Certo la differenza di età mi da la possibilità di avere una visione diversa, più contemporanea. Spesso ci sono miei accorgimenti per quel che riguarda lunghezze e scolli, ogni capo che realizziamo lo provo su di me, apportando modifiche e suggerimenti per migliorarlo. La nostra clientela tipo è una donna già realizzata, manager che può permettersi un prodotto come il nostro. A volte le mie scelte si vedono proprio nei particolari e negli accessori che danno una freschezza diversa a quel capo, in modo da far sentire quel tipo di donna più bella e più giovane possibile.
Come nasce quest’ultima collezione?
Quest’ultima collezione ha come leitmotiv il pizzo, declinato in varie soluzioni sia per il giorno che per la sera. C’è stato un grande studio su questo materiale che per il giorno viene incrostato e applicato su seta e su lana, e per la sera si illumina con preziosi bordi in macrame.
Che importanza ha per te l’arte del fatto a mano e l’artigianalità? La vostra è una linea di pret a porter però ci sono delle parti realizzate a mano, quali sono e come vengono fatte?
In Italia l’artigianalità e la sartorialità sono una grande ricchezza, un patrimonio da difendere. La nostra linea di pret-a-porter viene realizzata da laboratori artigianali sparsi per l’Italia, tutto viene fatto con grande minuzia e attenzione al dettaglio. All’interno dello showroom qui a Milano in Brera c’è una vera e propria sartoria, dove vengono creati i nostri capi più preziosi come abiti da sposa, abiti da sera e preziosi ricami. In questo laboratorio vengono eseguite anche le rifiniture più ricche e ricercate della nostra linea, come le incrostazioni su pizzo di quest’ultima collezione. Quello che facciamo noi è una sorta di pret-a-porter couture. Una nuova concezione della moda, che stanno seguendo in tanti: l’idea è quella di realizzare dei capi molto ricchi e preziosi che diano un’immagine da couture ma abbiano la portabilità e la comodità dei capi pret-a-porter. Quindi ricchissimi all’esterno ma comodi e pratici all’interno, abbinando tessuti stretch a stoffe preziose.
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