A.I. From Costume to Couture
“Il rapporto fra il Costume e la Moda, le reciproche ispirazioni che legano due tra i settori di produzione creativa più importanti del nostro paese, insieme al lavoro di nuovi creativi speciali e visionari”. In occasione di Altaroma A.I. From Costume to Couture ha esposto abiti autentici e costumi che hanno ispirato il lavoro del couturier e del costumista come se si specchiassero attraverso le loro creazioni messe a confronto. La mostra è stata organizzata in una delle sartorie più importanti del mondo, la Sartoria Farani diretta da Luigi Piccolo che porta avanti il lavoro di Piero Farani attraverso un vero e proprio laboratorio/fabbrica.Balmain, Dior, Schubert, Galitzine sono solo alcuni dei nomi di cui la sartoria conta le opere compiendo un lavoro unico di conservazione e archiviazione. Oltre apezzi da Oscar realizzati per costumisti come Danilo Donati o Franca Squarciapino A.I. From Costume to Couture ha ospitato alcuni designer internazionali.
Irene Galitzine, storica maison romana ha presentato la sua collezione di accessori come espressione di alto artigianato e costante ricerca, realizzata in metallo e rodoide, contemporanea e iconoclasta, preziosa e versatile.
Mirko di Brandimarte, dal gusto stilistico ricercato, iper-femminile e decisamente unico, ha esposto abiti per valorizzare la bellezza della donna. Le sue creazioni sono realizzate a mano con tecniche di lavorazione sperimentali.
Fabrizio Talia ritorna a Roma all’interno di A.I. con due pezzi speciali dedicati all’artigianato romano trattati con foglia d’oro e d’argento e preziosi ricami con originali cristalli di fine secolo.
Silvia Massacesi realizza borse in sughero il cui design riprende le trame naturali riproposte dall’uomo: ali di libellula e sagome di gufo, disegni da teorie dell’ornamento, William Morris e la Wiener Werkstatte.
Il mondo dei guanti di Thomasine Barnekow esplode in una miriade di forme e possibilità mostrando una verve nuova e inaspettata: spirali intriganti adornano i polsini, trecce sensuali si arrampicano sull’avambraccio, tagli sorprendenti creano volumi futuristici.
Hh è un brand di accessori per uomo e donna disegnato da Hiroko Higuchi che realizza calze ricamate e tessute dove lo stile miscela memorie settecentesche e grafiche orientali contemporanee.
Céline, Genet, Pasolini ispirano Rui Duarte nella realizzazione di accessori senza tempo, borse in pelle senza cuciture o uso della colla le cui chiusure in argento ricreano la preziosità tribale ma contemporanea.
L’aspetto unico delle creazioni di Augustin Teboul nasce da una combinazione di poesia e gravità, equilibrio tra eccentricità e sobrietà. Le collezioni esprimono coerenza e ricerca mantenendo una forma concettuale.
Luca Cruz Salvati è un giovane artista italo-americano che espone Principi senza princìpi, una serie di grandi disegni di giovani in costume seicentesco dove chi indossa l’abito storico ha il volto di ragazzi trovati nei siti di prostituzione on line dell’Europa dell’Est.
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