A.I. Artisanal Intelligence | An overview from Pitti 81
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An overview from Pitti 81

An overview from Pitti 81

Dal 10 al 13 febbraio la Fortezza da Basso è stata palcoscenico d’artigianalità. Come occhio rivolto alla moda del domani, l’evento Pitti Uomo ha dato il giusto valore all’importante tema del fatto a mano. La tradizione e la tecnica si fondono con il gusto creativo reinterpretando in forma moderna l’allure elitaria del made to measure, pittura a mano su calze, sciarpe nate da antichi telai, un “…distillato di sartorialità pura”. Preservare la tradizione donandole un taglio contemporaneo, rifiutando l’omologazione, è l’atto compiuto dagli stilisti che hanno preso parte a Make, la nuova area speciale di Pitti Uomo, con pezzi unici o piccole serie, realizzati con occhio attento al dettaglio e alle lavorazioni. Racconto della grande tradizione italiana artigianale che vive “dentro” e “con” l’industria è stata Fabbrica Lenta di Bonotto, azienda tessile tra le più apprezzate in Italia e nel mondo. In questa prima tappa di Italian Handscapes, Bonotto ha esposto una selezione di tessuti scelti per la loro bellezza e le loro caratteristiche tecnico-costruttive. “La “Fabbrica Lenta” è un nuovo modello manifatturiero che rivaluta la cultura delle mani: si produce di meno ma a regola d’arte. Un manifesto contro la standardizzazione industriale e la produzione in serie a basso costo”, ha spiegato Giovanni Bonotto. La manualità raccontata e la manualità da raccontare: Pitti Uomo ha dato spazio alle nuove suggestioni con SensoI LOVE ARCHIVE. Il primo, titolo-tema dell’edizione di Lo Spazio Ricerca, in scena al Piano Inferiore del Padiglione Centrale, è stato un viaggio attraverso i sensi e le loro potenzialità. In un’epoca di incertezze e cambiamenti repentini, l’esaltazione e lo stimolo dei sensi rappresentano un desiderio di sogno e concretezza. I sensi e le sensazioni, attraverso le percezioni del nostro corpo, diventano strumento di ricerca e di espressione: un modo per raccogliere elementi e trasformarli. Linee narrative inconsuete e suggestive per andare alla ricerca di “tesori nascosti” sono state percorse invece da I.Love.Archive, una ricerca di archivi inediti e affascinanti legati al mondo della moda e del costume, base del contemporaneo.

Inaspettata la performance di 10A – Suspender Trousers Company, “un progetto prima ancora che una sfilata” ha raccontato Matteo Cibic, art director del marchio veneto di abbigliamento e accessori disegnati da Daria Dazzan. Le tradizionali musiche viandanti, tipiche delle bande di paese suonate dai componenti dell’associazione musicale Musicamorfosi, si sono vestite con un look elegante e informale e materiali di alta qualità. Interpretazione trasversale e contemporanea di uomini che attraverso capi classici, rinnovati nei tagli e nelle vestibilità, ridisegnano la propria differente immagine: tutto ciò è stato AI_Andrea Incontri Habsburg, la collezione di Andrea Incontri. Il desiderio d’estate, in questi freddi giorni invernali, riaffiora con la collezione di Emiliano Laszlo, designer di Studiopretzel, un mix di stampe floreali e geometriche riprese dalle tappezzerie inglesi e rivisitazioni di capi iconici orientali come lo yukata, nell’inusuale spazio Ducci. Tra pezzi d’antiquariato e stampe antiche si aggiravano modelli in camicia e bermuda, rigorosamente sartoriali, della collezione Studiopretzel. All’interno del padiglione Tokio Fashion Week spiccavano per ricerca nei materiali e artigianalità della fattura la collezione Vittorio Valerio, ispirato al new vintage con rivisitazioni grafiche su t-shirt in cotone  lavorato con diversi lavaggi e tonalità e preziose maglie in cachemire. Elaborate come vecchie copertine di dischi in vinile, ispirate a tutto ciò che nella realtà è possibile graficizzare, interpretare e far vivere, esaltano la capacità artigianale di chi le pensa e le realizza.

Dopo Pitti Uomo aspettiamo Studiopretzel e Vittorio Valerio, interessanti brand artigianali, ad A.I. Fair 2012, il 29 gennaio al Tempio di Adriano.

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